La canzone “Napule è” di Pino Daniele, è forse quella più conosciuta da tutti!

In questa canzone, attraverso una serie di immagini, l’autore cerca di dipingere un quadro completo della città più contraddittoria e affascinante d’Italia: Napoli. Non so se sia riuscito a centrare in pieno il suo obiettivo. Ciò che so, invece, è che a Napoli e ai napoletani  è piaciuto rivedersi e rispecchiarsi in quelle note, in quelle frasi.

Una testimonianza certa  in questo senso, è stata l’intonazione collettiva della canzone in occasione dell’ultimo saluto al nostro grande artista.

Napoli è una città internazionale, famosa in tutto il mondo, ma, secondo Pino Daniele le persone si fermano all’apparenza e  “nun sann a verità”.

Ma qual’è questa verità che non si sa di Napoli? La verità di cui si parla alla fine della canzone?

Sarebbe interessante capire cosa intendesse dire Pino Daniele con questa espressione, ma purtroppo questo ci è impossibile.

Certo di Napoli si può dire di tutto, sia in positivo che in negativo. Prima di parlare, animati soltanto da pregiudizi, proviamo a fare un giro sul lungomare da Santa Lucia fino a Castel dell’Ovo, ad inoltrarci nei vicoletti di Spaccanapoli passando per San Gregorio Armeno e arrivando a Santa Chiara.

In questo itinerario troviamo di tutto! Incredibili bellezze naturali, superbi monumenti architettonici, chiese di rara bellezza, punti di ristoro rinomati che offrono specialità locali. Ma anche, cumuli di rifiuti sparsi qua e là, caos incredibile e inosservanza delle più elementari regole stradali e civili, e, perché no, può capitarti anche di assistere ad un tentativo di scippo in diretta o altro di spiacevole. Insomma Napoli è un miscuglio di cose belle e cose brutte e di questo era ben consapevole il nostro grande cantautore.

Ma in tutto questo siamo finalmente arrivati a quella famosa verità? C’è ancora qualcosa che ci sfugge e che Pino Daniele sentiva dentro di sè quando cantava questa canzone? Difficile dare una risposta.

Accettiamo Napoli com’è, con le sue meraviglie e le sue debolezze e speriamo che in un futuro non molto lontano, grazie all’impegno di chi amministra e di chi ci vive, la città possa lasciarsi alle spalle i suoi problemi annosi.

Solo in questo modo allora si potrà dire che Pino Daniele ha sbagliato a scrivere “Napule è na carta sporc e nisciun se ne mport” 

 http://youtu.be/GaDZGfwitug