Certo, è bello osservare il mondo con gli occhi di un bambino!

Il bambino guarda tutte le cose con grande meraviglia e stupore! Sono questi i sentimenti che si leggono sul suo volto.

L’intento di questo brano è quello di formulare l’augurio  a me e mia moglie, ai nostri figli, a tutti gli amici, di vivere come loro.

Si tratta, quindi, di guardare il mondo con lo spirito di chi non dà nulla per scontato, di chi vive come se nulla fosse ancora conosciuto, con la viva curiosità tipica dei bambini.

Scoprire, in età adulta, di avere ancora questo desiderio è un dono di Dio. Facile e scontato, in realtà, sarebbe il pessimismo, considerando questa diffusa voglia di isolarsi nel proprio mondo e la diffidenza che si respira in giro.

La ricerca della felicità, obiettivo comune a tutti gli uomini, passa anche attraverso questo sguardo semplice verso le cose. 

Difficilmente esse saranno come noi immaginiamo. Insomma, siamo noi a dover cambiare atteggiamento verso la realtà, e non viceversa.

In poche e incisive frasi,  il testo di Come gli occhi di un bambino cerca di inseguire tutto questo.

In fondo è proprio strano come, all’interno  di una canzone, si esprimano questi pensieri ed emozioni. Per questo appare  necessario, da parte degli autori, spiegare il senso profondo di una composizione.

La narrazione al plurale, all’interno del testo, rafforza ancora di più la convinzione che, davvero, il bambino diventi un esempio da imitare.

Egli, completamente proiettato verso l’immenso futuro che gli sta innanzi, non si pone il problema del passato.

Il tempo già vissuto, infatti, è molto breve, rispetto a ciò che gli rimane ancora da vivere.

 

 

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