La canzone “Futura” di Lucio Dalla , forse tra le più belle scritte dal compianto cantautore bolognese, richiama quella bellissima ed insostituibile esperienza che fanno i fidanzati quando, fantasticando, immaginano come potrà essere il loro primo figlio . Allora il futuro appare sempre roseo e le menti si aprono alle più ottimistiche speranze. Queste scene si ripetono da sempre nelle notti di luna in riva al mare o nelle calde ed interminabili serate trascorse, seduti su una panchina nei giardini pubblici.

L’idea della canzone nasce nell’epoca  in cui  Berlino è ancora una città confine tra due popoli e culture. In questo contesto allora i progetti intrapresi dai due innamorati diventano carichi di grandi attese. Questi aspettano con grande trepidazione l’arrivo del nascituro, il quale romperà e abbatterà  tutte le divisioni esistenti  proclamando finalmente  la superiorità dell’amore che va oltre ogni incomprensione e conflitto.

 

“Chissà chissà domani su che cosa metteremo le mani

se si potrà contare ancora le onde del mare e alzare la testa

non esser così seria, rimani i russi, i russi gli americani

no lacrime non fermarti fino a domani

sarà stato forse un tuono non mi meraviglio

è una notte di fuoco dove sono le tue mani

nascerà e non avrà paura nostro figlio

e chissà come sarà lui domani su quali strade

camminerà cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani

si muoverà e potrà volare nuoterà su una stella

come sei bella e se è una femmina si chiamerà futura.

Il suo nome detto questa notte mette già paura

sarà diversa bella come una stella sarai tu in miniatura

ma non fermarti voglio ancora baciarti

chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro

qui tutto il mondo sembra fatto di vetro

e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.

Di più, muoviti più fretta di più, benedetta più su,

nel silenzio tra le nuvole, più su che si arriva alla luna,

si la luna ma non è bella come te questa luna è una sottana americana.

Allora su mettendoci di fianco,più su guida tu che sono stanco,

più su in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su son sicuro

che c’e’ il sole ma che sole è un cappello di ghiaccio questo sole

è una catena di ferro senza amore, amore, amore, amore.

Lento lento adesso batte più lento ciao, come stai il tuo cuore

lo sento i tuoi occhi così belli non li ho visti mai

ma adesso non voltarti voglio ancora guardarti

non girare la testa dove sono le tue mani

aspettiamo che ritorni la luce di sentire una voce

aspettiamo senza avere paura, domani”

http://www.massimosorgente.com/lucio-dalla-un-artista-dalla-a-alla-a/