Frammenti biografici
La mia passione per la musica ha origini antiche! Non smetterò mai di ringraziare il mio amico di giochi Franco, con il quale ho iniziato a strimpellare la chitarra 37 anni or sono. Il nostro primo gruppo musicale “La costellazione di Orione”, profuma ancora di nostalgica semplicità. La nostra partecipazione alla manifestazione “Centocittà” indetta da Telecolore verso la fine degli anni 70, è impressa ancora nella mia memoria. Non avevamo nessuna strumentazione se non la chitarra Ibanez di Franco. Il vincitore della manifestazione fu il compianto Marco Lenza con la canzone “Quattro soldi d’amore”. E’ sconvolgente il fatto che a distanza di 37 anni io ricordi quasi tutto, segno è che quella esperienza ha scavato in profondità dentro di me.La passione per la musica leggera degli anni 70, in cui siamo cresciuti, ci fece cantare i Romans, Collage e soprattutto i Pooh! Come posso dimenticare quelle serate a casa di Roberto e la squisita accoglienza dei suoi.
Poi l’incontro casuale con la musica di Pino Daniele (Terra mia, Je so pazzo), ascoltata a casa di mio cugino Antonio Baglivo, ha segnato per sempre i miei gusti. La freschezza, l’originalità e il realismo della sua musica, e soprattutto la sua voglia di raccontare senza fronzoli la nostra realtà sociale, mi hanno indicato una strada nella quale l’arte musicale può essere veramente autentica espressione della realtà.
Successivamente il mio percorso musicale è stato del tutto autonomo e naif, sganciato da qualsiasi moda del momento, e questo lo si denota anche nelle mie prime canzoni.
I primi vent’anni della mia vita li ho trascorsi tra studio (poco per la verità), famiglia,amici e parrocchia Madonna di Fatima in Salerno, alla quale sono comunque rimasto ancora legato.
Il mio sogno è sempre stato quello di poter vivere solo di musica e con la musica: mi ricordo la partecipazione ad una trasmissione radiofonica nel 1984, (Radio dimensione suono? Forse!), alla domanda del presentatore il giornalista Enrico Trotta quale professione svolgessi, dopo l’iniziale titubanza, risposi perentoriamente:”Cantautore”.
Se devo essere sincero, anche adesso, a distanza di 29 anni mi sento sempre un ….“Cantautore”.
A voi cari amici e frequentatori assidui o casuali del mio blog, affido il giudizio se mi fregio abusivamente di questo titolo (dopotutto cosa c’è di male a definirsi tale!!!!!)
Grazie a tutti.
Massimo Sorgente
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